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martedì 22 marzo 2011

La Ruậ-Col Laz-Arậ


  
                       La Ruậ




Sabato  5  Marzo  2011

Un po’ rocambolesca l’escursione odierna con Lory, prevista in un primo tempo ad Usseaux; poi complice una lunga coda di auto nei pressi di Perosa Argentina decido di tornare indietro a S.Germano Chisone per poi raggiungere Pra Mol e successivamente la  Ruậ Tutto secondo quanto indicatomi da Roberto il mio amico Barbet conosciuto su Facebook. Roberto valdese di Torre Pellice conosce a menadito le montagne della zona per cui mi ha suggerito un percorso a prova di valanga. Negli anni 70 ricordo che venni a fare una gara podistica in questa zona non mi sovviene  se a S.Germano,o Pra Mol addirittura a La Ruậ Alle 10,00 eccomi dunque a posteggiare in prima istanza nei pressi del la Gleizo Valdezo di Ruatta (La Ruậ).Poi visto la strada sgombra di neve vado a posteggiare nei pressi delle indicazioni per Buas (Bosi),Ciaurenc(Ciaurenchi),Ribet(Ribetti)Micialet (Micialetti).


                                                    Prima dei Planet





                                             Costa Laz-Arậ

Vediamo ora la disposizione delle vette e colli che fanno da contorno a questo semicerchio  immaginario: in senso orario guardando da Rue-B.ta Molino Nuovo si vedono  nell’ordine  Monte La Buffa,il Passo di Pra La Mura, Monte Castelletto ,Colle Vaccera,Monte Servin,Monte Cialmetta,Rocca Roussa, Colletto di Souirian.Gran Truc,Piano Friera,Costa  Laz-Arậ,Truc Lausa e Bric Bartulot. Interessante la bacheca informativa poco oltre Pra Mol  dove si recita che della frazione Ruera  un tempo centro di Fabbri Ferrai ,poi Lassie dove è situato il municipio di Pra Mol Ba.Poi la Chiesa della Natività di Vergine Maria.Poi oltre Pra Mol l’ingresso della Miniera di Grafite di Icla-Brutta Comba attiva fino al 1983.Poi ancora la Fontana della Frana nei pressi di Borgata Tournim costruita a ricordo delle vittime di una frana caduta nel dicembre 1960 e che uccise 9 persone .Vediamo ora cosa c’è d’interessante nel pannello successiva di Lî Plenc - La  Ruậ.La scuoletta di Beckwith in borgata Pellenchi;a La Ruậ e le sue meridiane ,La Gleizo Valdezo.la Chiesa sconsacrata di S.Maurizio.



                                                       
                                               Le punte della Val Germanasca

                  
                                             Sul Col Lauza


Una certa valenza riveste anche la corsa campestre che si tiene il 15 Agosto. Il Moulinas (antico mulino del 1770),poi il Tichoun lapide che ricorda i caduti partigiani dell’11 Novembre 1944,poi le incisioni rupestri sul Roccho Clapie sulla destra orografica del torrente Risagliardo. Interessanti i triceramenti sul C.Laz-Ara che non ho visto causa neve, e le incisioni rupestri sul monolito Roccho Velho raggiungibile tramite la carrozzabile per Leiretta-La Sea.Parliamo ora di escursioni in zona;il Gran Truc (2364 metri)attraverso il C.Laz-Arậ,le Baisse del Truc.Poi la conca del Baisasso che divide la dorsale tra Pra Mol e Pomaretto,e il Truc Lauza raggiunto con Lory senza saperlo,da questo truc si estrevano le pietre per fare le lose delle Malghe e delle abitazioni. Raggiungibile da borgata Sapiat l’antica cava di roccia del Rocho Roubéarjo.Poi la Gardetta,non lontana dalla Leiretta,e la Fountan’o d’Friaro che sgorga dal Coumbasso .Dal punto di vista gastronomico non bisogna dimenticarsi della pregiata ricotta  Seras del Fen fatta stagionare nella paglia. Torniamo quindi a l’escursione che si svolge su una comoda strada (percorso naturalistico) che attraverso una pineta raggiunge prima  località I Planet, poi il bivio per Leiretta e poi la Costa del Laz-Arậ.Qui pieghiamo decisamente verso  Nord Ovest per arrivare nei pressi del Truc Lausa.Complice il cielo sereno una visuale  che da sud est spazia dal Monviso,lo spartiacque sulla Val Pellice, poi il Gran Truc, poi

                                          
                                            Vista sul Gran Truc




                                    
                                             Veduta sul Vallone del Massello

la Val Germanasca, l’alta Val Chisone,il Massiccio dell’Orsiera  Rocciavrè che degrada sulle montagne della Val Sangone. Un lauto pranzo ,foto di rito e ritorno dal medesimo percorso con un accenno di nuvole che per un attimo avvolgono il versante di Pra Mol. Molti escursionisti in mattinata e altrettanti al pomeriggio malgrado la tarda ora. Alle 15,00 raggiungiamo l’auto per complessive 5h di escursione in una splendida giornate ante primavera

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