Sabato 26 Marzo 2011
In poco meno di un'ora nella stessa mattinata di Sabato mi sposto dalla Val Clarea sul versante opposto a sud, ossia l'Alta Val Susa (comprensorio Chiomonte- Ramaàs)dove ho individuato un sito da percorrere con le racchette da neve,pia illusione perché ormai con queste temperature dovrei salire almeno fino a 2000 metri.Nel risalire lungo la stretta e ripida strada un meraviglioso colpo d'occhio sul versante nord della Val Susa a partire dal Monte Orsiera fino all'Assietta andando da est verso ovest,bell'innevamento sopratutto verso la sciovia del Pian del Frais,l'area più nevosa della zona a sentire i residenti.
In alto da sinistra M.Pintas,Fattiere,Mezzodì e Ciantiplagna |
Nel risalire verso la virtuale base di partenza ,borgata S.Antonio non posso fare a meno di notare la bellissima chiesetta di S.Andrea situata prima del bivio per S.Colombano ove è situato un agriturismo che di fatto è l'unico locale di ristorazione che possa definirsi tale in quella zona.Guardando dietro verso Ovest si nota l'inconfondibile fortificazione di Exilles con le vette innevate che fanno da sfondo,uno spettacolo per gli occhi...e per la macchina fotografica!
Chiesetta di S.Andrea di Ramats |
Forte di Exilles ove fu rinchiusa la "Maschera di ferro",il fratello di LuigiXIV |
Proseguendo per alcuni chilometri lascio sulla mia destra le indicazioni per Cels ed Exilles e raggiungo cosi la Borgata S.Antonio.Quì termina l'asfalto e inizia lo sterrato che presumibilmente se innevato era un percorso per le racchette da neve e che conduce alla Cappella Bianca,o più precisamente la Cappella di S.Croce dalla quale si vede la sottostante Val Clarea,e dalla quale di può raggiungere il Monte Quattro denti e il Pertus di Romean Colombano antesignano dei trafori, costruito nel lontano 1526-1533 per canalizzare dal versante del Moncenisio dell'acqua sull'arido versante in cui si trova l'area geografica chiamata Las Ramaàs
Borgata S.Antonio |
Proseguo circa un chilometro in auto lungo lo sterrato, ma poi decido di lasciare la medesima in uno spiazzo e proseguire a piedi seguendo il segnavia individuato a monte. La salita è decisamente faticosa causa le pietre instabili e la presenza di parecchio fogliame che rende scivoloso il percorso ;in ogni caso in poco di un'ora raggiungo la Cappella Bianca il cui vero nome è Cappella di S.Croce.Spettacolosa vista verso il versante nord della Val Susa,mentre il Vallone di Tiraculo che scende in Val Clarea è parzialmente coperto dai rami degli alberi,in particolare Faggi,Larici e Pini Silvestri
Cappella di S.Croce |
Foto di rito con l'autoscatto e ritorno per l'ampio sterrato che proveniente da Case Baltier,raggiunge prima le baite ben conservate di Case Chejero,e poi Case Alberet e qui con grande sorpresa noto un segnavia con scritto "Sentiero dei Valdesi" probabilmente il prosieguo di quello della Val Clarea attraverso il laterale Vallone di Tiraculo Da qui dopo aver fatto alcune foto proseguo per circa due chilometri e raggiungo l'auto,sono le 15,30 ho tutto il tempo di fare un po' di esplorazione di tipo culturale ,e infatti individuati nuovi segnavia ho modo di raggiungere il Museo di Giaglione,che seppur chiuso ha all'esterno dei pannelli informativi circa il Glorioso rimpatrio Valdese.Dalla lettura scopro di aver fatto per caso alcuni tratti del sentiero GRV e ne scaturiscono nuove idee per il futuro quando anche a nord la neve se ne sarà andata